Questo mese 4,9 milioni di presenze in più rispetto lo scorso anno, si torna ai livelli del 2019
La ripresa del turismo accelera a luglio. Nonostante il meteo ancora incerto in molte aree di Italia, per questo mese sono attese 74,4 milioni di presenze presso le strutture ricettive italiane, circa 4,9 milioni in più (+7%) rispetto allo scorso anno e lo stesso livello raggiunto nel 2019, prima della crisi pandemia. A stimarlo è CST per Assoturismo Confesercenti, sulla base di un’indagine condotta su un campione di 1.492 imprenditori della ricettività in Italia.
Le stime per luglio confermano le previsioni di un’estate positiva per il comparto turistico italiano. Nel trimestre estivo il sistema ricettivo italiano dovrebbe registrare complessivamente 212,8 milioni di presenze, circa 12,5 milioni in più rispetto all’estate 2022 (+6,2%). A trainare la crescita, ancora una volta, i turisti stranieri (+9,6%). Si prevedono infatti per il trimestre oltre 101,2 milioni di presenze straniere, il +9,6% rispetto allo scorso anno e un valore più alto (+0,9%) anche di quello registrato nell’estate 2019. Anche il numero di turisti italiani continua a crescere, sebbene più lentamente. Per l’estate si prevede un aumento del +3,3%, con oltre 111,6 milioni di presenze stimate, ancora il -1,2% rispetto al 2019. Dunque, per la prossima estate dovrebbe ridursi sensibilmente la differenza tra le due componenti del mercato: la quota della domanda italiana è stimata al 52,4%, contro il 47,6% della domanda estera (i valori del 2019 erano rispettivamente 52,9% e 47,1%).
I risultati migliori del periodo sono attesi per le imprese ricettive delle città d’arte/centri minori, con una crescita stimata del +8,3%. Per l’estate la crescita stimata degli italiani è del +5,7%, mentre le presenze straniere aumentano del +9,7%. Cresce anche il grado di internazionalizzazione delle città, borghi e centri minori, che ospiteranno prevalentemente stranieri (64,5% del totale). Per le località dei laghi e le aree rurali e di collina la variazione attesa è del +7,8%. In crescita anche il movimento turistico delle località marine e montane, rispettivamente con il +5,9% e il +6,6%. Abbastanza positiva anche la percezione delle imprese che operano nelle località termali e ad “altro interesse”, con una crescita stimata rispettivamente del +3,5% e del +3,4%.
IN VENETO:
A livello territoriale per il mese di luglio, secondo i dati condivisi dal Forecast Turismo estate 2023 fornito da Demoskopika su dati Istat, Banca d’Italia e osservatori turistici regionali, tutte le destinazioni regionali dovrebbero registrare un andamento positivo dei flussi turistici. Nel caso specifico della la regione Veneto si attendono 10.8 milioni di arrivi (+4,7 rispetto al 2022) e 46.1 milioni di presenze (+3,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) con una spesa turistica che arriverà ad ammontare 6.661 milioni di euro, un promettente +4,6% dal 2022.
A PADOVA:
Andando ad analizzare ancor più nello specifico il comune di Padova, grazie ad una proiezione dei dati forniti da HBenchmark e Padova Convention & Visitors Bureau, l’Osservatorio Economico di Confesercenti del Veneto Centrale, prevede una leggera flessione nei mesi di luglio e agosto: un calo che rientra nella media dei flussi turistici dell’Urbs Picta segnalato anche all’interno del report annuale dell’OGD Padova, caratterizzato da sempre da un abbassamento dei flussi nei due mesi in questione e da un relativo rialzo nei mesi di settembre/ottobre. Dal campione di (tot) strutture ricettive divise tra Padova città e zone Terme – Colli, risulta che tra maggio e giugno 2023 l’occupazione ha segnato un positivo 75,9% in città (+7,8% sul 2022 e +4,9% sul 2019) diviso tra una rappresentanza italiana del 49,6% (in calo rispetto all’anno scorso, con il 51,9%) e straniera del 50,4% (in salita rispetto al 48,1% del 2022); fuori dalla città, invece, la tendenza è in forte aumento con un notevole rialzo sull’occupazione 71,5% (+13% sul 2022 e il +3,6% sul 2019). Aumenta la percentuale di presenze straniere sul totale delle prenotazioni, nonostante questo sia in aumento rispetto all’anno precedente, con un 51,1% (contro il 49,1% del 2022) ed un leggero calo di presenze italiane, con il 48,9%, rispetto al 50.9% dello scorso anno.
Secondo ulteriori dati dell’Osservatorio regionale, il dettaglio più interessante e lusinghiero è riferibile all’attrattività turistica (intesa come interesse del turista), pari al 93,3/100, che il territorio dell’O.G.D. di Padova offre. L’indice rilevato pone la Città al di sopra delle altre realtà territoriali provinciali e regionali, risultando più attrattiva di enti territoriali che hanno da sempre una vocazione turistica più accreditata. Rimane ancora da lavorare sugli altri due indicatori (Locali-Ristoranti e Ricettività), con l’83,3/100 per la prima voce e l’86,6/100 per la seconda, dove l’O.G.D. di città risulta lievemente inferiore in entrambe rispetto alla zona Terme – Colli, con un indice di attrattività del 91,4/100, locali e ristoranti del 87,5/100 e ricettività dell’85/100.
“Finalmente dei dati positivi che ci danno la possibilità di fare previsioni ottimistiche per il nostro sistema turistico padovano – parla il Presidente di Confesercenti del Veneto Centrale, Nicola Rossi -. Guardiamo con orgoglio i dati pubblicati dall’osservatorio regionale che ci mostrano un sentiment verso i nostri territori e in particolare le attività ricettive più che positivo. Dati che confermano la costante crescita della qualità della nostra offerta. Dobbiamo comunque continuare a lavorare per rendere Padova sempre più competitiva e smart nell’ambito dello sviluppo del turismo e delle imprese legate al settore dell’accoglienza.”
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